In seguito all’ultimo attacco condotto dalle truppe di Russia, il bilancio delle vittime in Ucraina è di almeno undici persone.
Ammonta almeno a undici il bilancio delle vittime decedute durante gli attacchi missilistici lanciate dalle truppe del Cremlino nei confronti dell’Ucraina. Alcune fonti dei soccorritori hanno divulgato la notizia insieme al bilancio delle vittime. Il portavoce dell’agenzia di soccorso ha riferito che “sono state colpite in totale 11 regioni” durante l’attacco.
L’attacco messo in atto dalle truppe di Russia ha colpito prevalentemente delle strutture energetiche. “Undici persone sono state ferite e, purtroppo, altre 11 sono morte”. Sono queste le dichiarazioni alla televisione ucraina del portavoce dell’agenzia di soccorso Oleksander Khorunezhy.
In questa situazione il presidente ucraino ha rilasciato un’intervista a Sky News. Ha ribadito di «non essere interessato» a incontrare lo zar di Russia per i colloqui di pace. Secondo Zelensky, Vladimir Putin non è «nessuno», vive in una «bolla informativa». Il presidente russo, a detta di Zelensky, non saprebbe nemmeno cosa accade in campo di battaglia.
La posizione della Francia sull’invio di carri armati a Kiev
A seguito della decisione dell’Occidente di inviare carri armati a Kiev, il ministro degli Esteri francese è intervenuta. «Né la Francia, né nessuno dei suoi partner, è in guerra contro la Russia», dice. E continua: «Non siamo in guerra con la Russia e nessuno dei nostri partner lo è la fornitura di attrezzature militari nel quadro dell’esercizio della legittima difesa rappresenta una co-belligeranza».
Crosetto, da parte sua, ha ribadito come «gli aiuti che arrivano non sono solo per salvare l’Ucraina, sono un freno all’escalation che la guerra potrebbe avere espandendosi, così invece resta tra due nazioni. Bisogna avere il coraggio di fare scelte difficili per evitare scenari peggiori. I primi a voler evitare l’escalation sono i Paesi europei. Tutti auspichiamo la possibilità del tavolo della pace».